Tra gli intellettuali del Novecento, Roberto Roversi rimane volutamente ai margini: pur avendo pubblicato, ai suoi esordi letterari, con grosse case editrici quali Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli ed Einaudi, a partire dagli anni ’60 ha rifiutato qualsiasi corteggiamento editoriale per intraprendere la via dell’autoproduzione. La sua scelta fu quella del singolo che, a patto di sacrificare… Continue reading Antologizzare Roberto Roversi
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Di un professore e di una private press. Maria Gioia Tavoni dialoga con Matteo Totaro
grazie a Roversi ho iniziato a vedere i libri in modo diverso, come oggetti con cui si può stabilire un rapporto estetico, oltre che funzionale; penso si chiami “bibliofilia”
Editori a Bologna. Maria Gioia Tavoni dialoga con Antonio Bagnoli
Per citare Umberto Eco, la forma fisica del libro è assolutamente perfetta per l’utilizzo che ne deve essere fatto, come lo sono le forbici: immutate entrambe da oltre mezzo millennio, non cambieranno mai.