Pubblicato in America una settimana prima del crollo del World Trade Center, Le Correzioni di Jonathan Franzen vince il prestigioso premio statunitense National Book Award nel 2001. Il romanzo, edito in Italia nella pregevole traduzione di Silvia Pareschi (Torino, Einaudi, 2002), è un concentrato di vanità e umani desideri di una famiglia disfunzionale del Midwest americano, in caduta libera. Tracollo è la parola chiave e «correction» un termine tecnico a Wall Street per indicare un improvviso collasso finanziario.
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Barbara Carle intervista Paolo Valesio
Non credo che i poeti italiani “sentano il dovere di inventare neologismi”. Direi che sentono abbastanza poco questo “dovere”, che poi naturalmente non è un dovere, ma una libera possibilità.
Bella mia, una storia che dà valore al silenzio
Bella mia è la storia della città dell’Aquila, il cantiere più grande d’Europa in attesa della ricostruzione e insieme la storia della costruzione di un amore che la scrittrice declina, con la sua calma inquietudine, in varie forme.
Il viaggiatore e il Tempo. Maristella Petti dialoga con Silvio Mignano
Probabilmente mi sento più romanziere ma sono più poeta.
Stoner, un romanzo che toglie il respiro
La versione in italiano, che mantiene il titolo originale in inglese Stoner (Fazi Editore, 2012), narra la vita romanzata dell’accademico William Stoner e viene classificato come un romanzo di interesse prettamente accademico o un campus novel.