La vitalità del pellegrinaggio a Santiago, sebbene caratteristica della mentalità e dell’epoca medievale, non appare tuttavia come patrimonio esclusivo di un unico tempo storico. In effetti, sorpassa l’ambito medievale e si manifesta come fatto spirituale e culturale che si adatta a una sensibilità non solo cattolica. L’ecumenismo spirituale degli ultimi anni del XX secolo e dei primi anni del XXI, facilmente rilevabile lungo il Cammino, è il riflesso della sua singolare capacità di rispondere a tutte le sensibilità spirituali e a tutte le manifestazioni religiose della cultura contemporanea (ricordo tra tutti il libro-diario di Paulo Coelho), offrendo un’esperienza d’amore e solidarietà. E forse proprio in quest’ottica va letto il flusso di pellegrini che ancora oggi anima le vie verso il Finisterrae.