Da studente ho vissuto a Londra per un buon lasso di tempo ma incredibilmente, pur conoscendola bene, non ero mai stato prima in quella road che per un musicista o un appassionato di musica degno di tale nome ha più o meno lo stesso valore simbolico dell’ “Abbazia” di cui porta il toponimo
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Gabriella Serrone intervista Laure Gauthier
Quando ho iniziato a scrivere La città dolente, si trattava per me di instaurare un dialogo vivo e necessario con Dante e Boccaccio, poi Pasolini si è imposto progressivamente mentre abbozzavo i primi tratti di un testo che non sapevo ancora che avrei intitolato La città dolente riferendomi all’Inferno della Divina Commedia.