Fare giornalismo personalmente è un prolungamento dei miei studi di Filosofia. Il mio lavoro è prima di tutto una passione vitale, una sete quotidiana di “sophia” e di curiosità che posso appagare solo seguendo i dettami della vecchia scuola montanelliana-biagiana che riconosceva il vero giornalismo dal grado di consumo e deterioramento delle suole delle scarpe dell'inviato sul campo.