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A proposito della nuova legge sulla lettura

Il 5 febbraio scorso il Senato ha approvato in via definitiva la legge sulla “promozione e il sostegno” alla lettura. Prima di entrare nel merito del provvedimento, molto atteso e discusso, occorre riconoscere come segnale significativo e per nulla scontato, in un momento di grandi contrasti e confusione politica, che il Parlamento, praticamente all’unanimità, abbia portato fino in fondo un iter legislativo in questa materia.

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La lettura di libri in Italia: squilibri e ritardi

Considerato che ovviamente fa piacere a tutti che si vendano più libri, direi che questi dati sono un'ulteriore conferma che tali politiche di sostegno all'acquisto di libri vanno in massima parte a beneficio di chi già legge, oltre che ovviamente degli editori - soprattutto dei grandi - e delle librerie. Resta il grave problema dei non lettori, che, per essere affrontato, richiederebbe politiche ben più incisive.

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Dalla “Città che legge” alla lettura dal basso

L’obiettivo dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, è di valorizzare e sostenere il lavoro che le amministrazioni comunali svolgono per favorire la crescita socio-culturale delle comunità urbane, attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

Memorie d'oltreoceano

Politica e lettura in Messico. Luigi Giuliani intervista Paloma Saiz Tejero

La Brigada para leer en libertad è un gruppo formato da una quindicina di persone che in realtà nacque da un licenziamento operato dalla Segreteria alla Cultura del governo di Città del Messico. A quelle persone che lavoravano ai programmi di diffusione della lettura si è unito in seguito un altro gruppo che già da tempo svolgeva delle attività simili.