Il titolo, La Rancura, ne abbiamo parlato con Matteo Palumbo, è forse il femminile del rancore? meno usato e usurato e perciò più potente? inoltre la vocale "u”" al posto della "o" (di rancore) ne fa un suono più cupo e più forte. In realtà, ci ha spiegato Luperini, nella parola c'è il rancore (ovvero il risentimento) ma anche la cura (ovvero l'affezione).