Prima, il Brasile era presente nella mia vita ma in maniera più sognante o fantastica, era "il Paese di papà", attraverso storie, fotografie, musica. Che ci siano degli elementi nella mia scrittura è certamente possibile, ma in modo inconsapevole. Riflettendoci, è forse da lì che deriva una sorta di facilità a immaginare altre realtà, che non si vedono ma che esistono insieme alla nostra. Forse anche crescere in Francia sapendo che si è francesi solo a metà, ma senza conoscere l'altra metà, sviluppa una certa propensione per il dubbio e l'immaginazione.