Molti equivoci gravano sul sistema dell'arte. Tra questi, mai memori degli errori del passato - e penso all' istruzione, in particolare -, c'è la convinzione diffusa che le mostre d'arte, ormai opportunamente rivolte al grande pubblico e non solo agli addetti ai lavori, debbano sacrificare o ridimensionare, l'indagine filologica, la contestualizzazione, a favore di una maggiore semplicità dell'offerta. A mio avviso, è vero proprio il contrario.