Non c’è confine nell’arte, se non nelle categorie che decidiamo noi spesso a posteriori, con affanno classificatorio e con un po’ della protervia propria dei posteri sopravvissuti
Non c’è confine nell’arte, se non nelle categorie che decidiamo noi spesso a posteriori, con affanno classificatorio e con un po’ della protervia propria dei posteri sopravvissuti