Il dialetto per me non nasce da una scelta, sorge per necessità. Mi viene addosso. Non mi spinge a avvicinarmi a un certo lettore. Mi detta un abbassamento del canto a una fisicità terragna. Impegna me in un gesto sacrale, sì sempre, così come il canto in lingua del resto. Il paesaggio che io canto mi ritrae sì. I miei testi dialettali, tuttavia, non sono mai descrittivi, non narrano l'orografia, la fisiognomica del paesaggio.