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Aisgal

(Associazione Italiana di Studi Galeghi)

Lo scorso 23 novembre è stata fondata l’AISGAL, l’Associazione Italiana di Studi Galeghi. Siamo convinti che l’AISGAL vada a riempire uno spazio che non poteva più restare vuoto. Il nostro Paese vanta probabilmente la più antica tradizione di Studi Galeghi al mondo; anche senza voler considerare che i principali codici che ci hanno trasmesso la lirica medievale sono stati fatti copiare da un umanista italiano, Angelo Colocci, gli studi sulla letteratura galega, o galego-portoghese, iniziano in Italia.

Per questo abbiamo deciso di fondare l’AISGAL, perché vorremmo promuovere e favorire nel nostro paese, ma non solo, la diffusione della lingua e della letteratura galega, attraverso la formazione, la ricerca scientifica e l’istruzione. L’Associazione, come recita lo Statuto, tutela, promuove e valorizza, a beneficio di tutti, la conoscenza e la ricerca scientifica nel campo della lingua, della letteratura e della cultura galega, dalle origini fino ai giorni nostri; partire da quel medioevo tutto sommato discretamente conosciuto e studiato, per arrivare alle giovani promesse che scrivono e fanno cultura in Galizia oggi.

Puntiamo molto sull’interdisciplinarità della conoscenza: non c’è dubbio che lo studio della letteratura galega, non solo di quella medievale, rientri anche nel campo della Filologia Romanza; così come lo studio degli autori contemporanei non può essere svincolato dal contesto spagnolo, portoghese, europeo. Ma va anche oltre, attraversando l’Atlantico. Terra di costante e ininterrotta emigrazione, la Galizia è sempre stata legata a doppio filo con le Americhe.

Per questo ci auspichiamo di poter compiere almeno un tratto del nostro cammino assieme alla SIFR, la Società Italiana di Filologia Romanza; all’AISPI, l’Associazione Ispanisti Italiani; all’AISPEB, l’Associazione italiana di studi portoghesi e brasiliani; e non utlimi all’AISC, l’Associazione Italiana di Studi Catalani; condividendo con loro interessi, finalità e a volte oggetto di studio. Non a caso siamo già soci di più d’una di queste associazioni.

Ma vorremmo allo stesso tempo caratterizzarci come punto di riferimento obbligato per gli studi e le iniziative legate al galego in Italia e, parallelamente, essere il referente italiano privilegiato nei rapporti con la Xunta de Galicia. Rapporti che sono ormai ben consolidati, i centri galeghi sono presenti in Italia già da tempo: quello romano dal 1999, quello di Padova dal 2001.

La nostra visione però si proietta anche all’esterno del mondo accademico, a chi ancora non sa nulla della realtà galega o, se l’ha incrociata, non l’ha riconosciuta. Il riferimento è a tanta letteratura che, scritta in galego e dal galego tradotta, viene spesso diffusa come spagnola.

Da un lato dunque vorremmo impegnarci in uno sforzo di diffusione presso i lettori, per avvicinarli a una nuova letteratura e a un nuovo scenario culturale; dall’altro vorremmo, oggi più che mai, essere di stimolo per gli editori, far conoscere tale nuova cultura anzitutto a loro, nella speranza di spingerli a pubblicare e far circolare un numero sempre maggiore di opere galeghe nel nostro paese. Testi contemporanei, certamente; ma senza tralasciare quella tradizione che ha contribuito a fare della letteratura galega ciò che è oggi.

Attilio Castellucci
Presidente dell’AISGAL

 

studigaleghi@gmail.com
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