Luisa Bavieri insegna italiano come lingua seconda al Centro Linguistico di Ateneo dal 2000. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Lingue, Culture e Comunicazione Interculturale presso l’Università di Bologna con una tesi che propone un approccio metodologico integrato all’insegnamento/apprendimento di lingua seconda e cittadinanza. Ha prodotto materiali didattici multimediali per la formazione a distanza… Continue reading Il progetto IEREST sbarca negli Stati Uniti. Chiara De Santi intervista Luisa Bavieri (= LB) e Lucia Livatino (= LL)
Categoria: Memorie d’oltreoceano
Settembre, andiamo, è tempo di classificare
All'inizio di ogni anno accademico, il mondo statunitense entra in fibrillazione non soltanto perché, all'indomani di Labor Day (la Festa del Lavoro negli Stati Uniti), tradizionalmente iniziano le lezioni, ma perché spuntano fuori come attesi funghi varie graduatorie delle università statunitensi.
Roma non fu fatta in un giorno: nascita di un programma d’italiano negli Stati Uniti
Nel 2010, l'MLA (Modern Language Association), ovvero l'associazione americana delle lingue straniere, diffuse una relazione relativa all'anno precedente in cui si evidenziava come l'italiano fosse una delle lingue più studiate nelle università statunitensi dopo lo spagnolo, il francese, il tedesco e la lingua dei segni, con un aumento pari al 3% rispetto al 2006 (Furman, Goldberg e Lusin: Enrollments in Languages Other Than English in United States Institutions of Higher Education).
Il precariato accademico negli Stati Uniti
“Se Lei avesse un dottorato in contabilità [Accounting], avrebbe più possibilità di trovare un lavoro permanente in accademia...”. Non è proprio quello che uno vorrebbe sentirsi dire dopo una laurea in lingue e un paio di Ph.D. in due diverse discipline delle Scienze Umanistiche (le cosiddette Humanities), di cui uno conseguito in un'università americana...
Politica e lettura in Messico. Luigi Giuliani intervista Paloma Saiz Tejero
La Brigada para leer en libertad è un gruppo formato da una quindicina di persone che in realtà nacque da un licenziamento operato dalla Segreteria alla Cultura del governo di Città del Messico. A quelle persone che lavoravano ai programmi di diffusione della lettura si è unito in seguito un altro gruppo che già da tempo svolgeva delle attività simili.