Esattamente vent’anni fa, il numero secondo dell’anno diciannovesimo, nella quarta serie, di “In forma di parole”, quella che fu forse la più bella rivista internazionale di poesia pubblicata in Italia, fondata da Gianni Scalia e da lui diretta fino al 2014, usciva in forma monografica col titolo Emi-granti do rie. Poeti in genovese del Novecento.
Categoria: L’Italiano
L’A.L.Ba…dei dialetti. Maristella Petti dialoga con Patrizia Del Puente
Per molto tempo i dialetti sono stati comunemente considerati forme di distorsione dell’italiano, insomma un italiano parlato male perché usato dagli ignoranti. Ovviamente nulla di più sbagliato!
«Tradurre al quadrato»: traduzione e pastiche. Giulia Falistocco dialoga con Ornella Tajani
Chi traduce una scrittura mimetica può permettersi maggiori «infedeltà creative» (l’espressione è di Borges), détours intertestuali, esasperazioni dello stile, degli stilemi; pur rispettando sempre il contrat de pastiche, può, insomma, osare di più.
De Andrè, il genovese
C’era in giro, insomma, una certa voglia di “dialetto”, e dubito che De Andrè non abbia tenuto conto (opportunamente, non opportunisticamente, sia chiaro) di questo clima, nel momento in cui decise di avventurarsi nell’uso del genovese.
Martina Cicogna intervista Philippe Guérin
l’Italianistica esiste a Paris 3 dal ‘69, ma a Parigi dal 1908 con la prima cattedra occupata da Henri Hauvette; fu lo stesso Hauvette a creare, cinque anni prima, la prima cattedra di Italianistica in Francia, a Grenoble nel 1903.