Quando ho iniziato a scrivere La città dolente, si trattava per me di instaurare un dialogo vivo e necessario con Dante e Boccaccio, poi Pasolini si è imposto progressivamente mentre abbozzavo i primi tratti di un testo che non sapevo ancora che avrei intitolato La città dolente riferendomi all’Inferno della Divina Commedia.
Categoria: Interviste
Carlo Pulsoni intervista Giuseppe Casetta
La storia della nostra Congregazione vallombrosana è segnata fortemente dall’impegno dei monaci per la silvicoltura.
Carlo Pulsoni intervista Maria Grazia Collini
Penso che l’artista possa trarre notevoli vantaggi dall'osservare e ascoltare la materia, per solo poi interagire con essa, senza snaturarla troppo.
Carlo Pulsoni interviews Eva Jablonka
Living is a way of being in the world which is very difficult from the way of being in the world of non-animate, non-living being, like rocks and stars.
Le ragioni (esoteriche) di un collezionista di libri. Angela Arsena dialoga con Thomas Hakl
Thomas Hakl, autore non di un’opera cartacea (almeno, non solo di opere cartacee) bensì di un’opera plastica e vivente, ovvero di intera biblioteca di circa 48.000 volumi dall’evocativo nome Octagon (https://www.hthakl-octagon.com), possiede un suo di paradosso, altrettanto efficace, altrettanto diretto e ce lo spiega quando ci ricorda, come se fosse una verità lapalissiana, che «non sono io che possiedo una biblioteca ma è la biblioteca che possiede me».