In America, il Cammino non è molto conosciuto come qui in Europa e non ci sono così tanti pellegrini. Durante le proiezioni in America, solo un 15-20% della gente che veniva a vedere il film aveva già affrontato il Cammino, mentre un 50% del pubblico voleva informarsi e aveva intenzione di svolgere questa magnifica esperienza.
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Ipermodernità: Tiziano Toracca dialoga con Raffaele Donnarumma
Quello che ci si ripresenta ora è una specie di modernità unilaterale, impazzita, cioè eccessiva e ansiogena. Le ossessioni della modernità (come quella del nuovo) ci si ripresentano come inevitabili e routinarie, e insieme sono venuti meno i correttivi che la modernità aveva pensato: non c'è più nessun orizzonte rivoluzionario, non abbiamo utopie, l'altro è insieme un fantasma terribile e qualcosa pronto a dissolversi nel niente.
Tutta la solitudine che meritate. Viaggio in Islanda: Alessandro Zironi conversa con Claudio Giunta
Voglio dire: la solitudine appenninica e quella islandese sono la stessa cosa, lo stesso concetto, ma almeno per me la grana del concetto è diversa; negli Appennini non mi sento fuori dal mondo, in Islanda sì. Ed è questa la sensazione che si compendia nella parola 'solitudine': non 'starsene da soli' ma 'non stare nel mondo'.
L’abbazia di Spineto mille anni dopo: Grazia Marchianò conversa con Marilisa Cuccia
Queste terre offrono gli scenari più adatti ad esprimere l'arte nelle sue molteplici forme. Sono ora venticinque anni che abbiamo scelto Spineto come nostra dimora: ancora prima che il restauro fosse terminato, giovani attori frequentavano laboratori di teatro fortemente voluti da Maria Claudia Massari e da me, con sistemazioni quasi di fortuna, mentre ancora era tutto un work in progress.
La coscienza del mestiere: Alessandra Panzanelli dialoga con Enrico Tallone
La tipografia - cercando, fin dagli esordi, di emulare la perfezione dei codici manoscritti ed essendo nata come disciplina "adulta", cioè completa - ha raggiunto vette altissime ed ha dato, nel corso di 500 anni, forma al pensiero, indagando ogni anfratto della sua rappresentazione estetica e decretando così nell'editoria il successo di alcuni tipi classici entro le cui forme e profili il gusto dei lettori ha identificato ideali corrispondenze tra forza del tratto e leggibilità e consonanze tra suoni e forme.