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«La spada dell’ingegno» della Francofonia. Francesca Dainese intervista Dany Laferrière

Personalmente non faccio alcuna differenza tra "letteratura francese" e "letteratura francofona", non credo sia gran cosa identificare gli scrittori sulla base della loro nazionalità. Si è scrittori, semplicemente, come si è medici. Un medico può curare chiunque, non solamente chi è del suo paese. Per me la nozione di "letteratura francofona" non rende conto della realtà, perché tralascia una cosa estremamente importante: gli scrittori devono essere definiti per i libri che leggono e cui si ispirano.

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Europa Anno Zero. Maristella Petti intervista Eva Giovannini

Ho iniziato a seguire le destre nazionaliste europee nel 2012 quando, allora per Piazzapulita (La7), ho coperto le elezioni francesi e il primo vero exploit del Front National guidato da Marine Le Pen. Da allora ho intervistato due volte la leader del FN, ho seguito l'affermarsi di Alba Dorata in Grecia, le spinte islamofobe in Germania e quelle autoritarie in Ungheria. Quando l'editore Marsilio mi ha proposto di scrivere un libro, ci è sembrato normale dargli la forma di un viaggio, di un reportage nel cuore dell'Europa attraverso sei paesi diversi e al tempo stesso simili nelle inquietudini politiche.

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I volti della Via Francigena. Carlo Pulsoni intervista Fabio Dipinto

Tutto nasce nel 2012, anno in cui con la mia attuale compagna, ho intrapreso il Cammino di Santiago. Era un periodo particolare della mia vita: avevo bisogno di una dimostrazione e durante quel mese accadde davvero qualcosa di unico e magico... Venendo alla Via Francigena e, quindi, all'oggi, devo dirti che la scorsa primavera sono entrato in contatto con un gruppo di persone che di lì a poco avrebbero aggiornato volontariamente la segnaletica del famoso percorso.

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“Porque yo no soy un hombre, ni un poeta, ni una hoja, / pero sí un pulso herido que sonda las cosas del otro lado”: Federico García Lorca ottant’anni dopo. Roberta Alviti intervista Gabriele Morelli

non possiamo leggere e comprendere appieno la grande produzione poetica della Generazione del '27, se non teniamo conto dei maggiori rappresentanti delle nuove estetiche, come Gerardo Diego, Juan Larrea, ma anche Guillermo de Torre, Rafael Cansinos-Assens, Eugenio Montes, ecc.