Mille libri sono un numero impressionante che ha stupito anche me. Per precisione ora sono già 1025! La mia non è stata mai una ricerca di quantità ma di qualità dei libri che ho curato in questi anni. Mi sono avvicinata a questo mondo grazie a una tradizione famigliare,mio padre ha iniziato le collana delle Grandi Monografie per i Fabbri Editori nei primi anni sessanta e io dopo la mia laurea mi sono subito occupata di portare avanti questa affascinante avvenuta editoriale. Il mio primo libro è del 1981, mentre studiavo ancora, trascorrevo già molto tempo nello studio di mio padre e impaginai un catalogo "Da Renoir a Picasso" per il Museo Petit Palais di Ginevra.
Categoria: Libro d’artista
Un sogno chiamato Torrita
Tutti coloro di cui potrete leggere esperienze, ma altresì progetti, vengono da lontano: niente arresta infatti la passione che, come leggerete nelle pagine dei vari autori, ha cominciato ad albeggiare in età molto giovanile in tutti loro, o meglio in noi.
Libri d’artista di Alina Kalczynska
Con Vanni abbiamo fatto più di venti viaggi in Polonia e ogni volta tornavamo con progetti e nuove amicizie. È stato perciò quasi naturale per me creare libri d’artista per poeti polacchi: Julia Hartwig, Zbigniew Herbert, Czeslaw Milosz, Wislawa Szymborska. Trittico, tre poesie di Wislawa Szymborska, tre collages di Alina Kalczynska, si aggiudica nel 1998 il Premio per la veste grafica, assegnato dall’Associazione Polacca degli Editori di Varsavia.
Under 30: Concorso Libro d’Artista
Che si siano rinverditi molti percorsi del libro d'artista lo provano molteplici iniziative: le sempre più numerose mostre personali e colletive anche in Italia, le nuove attenzioni che vi dedicano critici di varia provenienza, le diverse private presses con all'interno pure artisti che fanno, sul particolare libro, mirati workshops, lo spendersi nella medesima direzione di docenti, anche incisori di grido, di diverse Accademie e, non ultimo, i concorsi che vengono banditi, come quello di San Mauro Pascoli, in via di compimento di giudizio dei numerosi manufatti pervenuti.
È morta la grafica, viva la grafica. Enrico Pulsoni dialoga con Pierluca Nardoni
La grafica e l’incisione in senso stretto hanno radici lontane. L’attività di orafi e cesellatori di metalli, a tutti gli effetti autori di incisioni, prospera in tutte le civiltà evolute di cui abbiamo notizia.