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Alla scoperta del Premio svizzero di letteratura

Come molte espressioni della cultura e della società svizzera, il Premio è frutto di un utopismo pragmatico che colpisce e affascina un italiano, abituato al conflitto più che all’alleanza tra pragmatismo e utopia. Quel che forse ancora manca al Premio, o che va incrementato, è la capacità di promuovere la conoscenza degli autori fuori dai confini nazionali, e in certi casi fuori dai confini delle diverse aree linguistiche.

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Tex Willer, ovvero Gian Luigi Bonelli tra Aristotele e Dante

Il Tex di oggi – «duro, serio, cupo» e così lontano dagli atteggiamenti ribellistici e antirazzisti del Tex di Bonelli (che era capace di essere ponte tra culture, tra la prateria dei coloni bianchi e il tepee del popolo rosso, tra il mondo dei wasp e quello degli ispanici e dei neri d’America) – a me pare diventato un personaggio come tanti, tra i tanti a disposizione sul mercato.

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La lettura di libri in Italia: squilibri e ritardi

Considerato che ovviamente fa piacere a tutti che si vendano più libri, direi che questi dati sono un'ulteriore conferma che tali politiche di sostegno all'acquisto di libri vanno in massima parte a beneficio di chi già legge, oltre che ovviamente degli editori - soprattutto dei grandi - e delle librerie. Resta il grave problema dei non lettori, che, per essere affrontato, richiederebbe politiche ben più incisive.

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Dalla “Città che legge” alla lettura dal basso

L’obiettivo dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, è di valorizzare e sostenere il lavoro che le amministrazioni comunali svolgono per favorire la crescita socio-culturale delle comunità urbane, attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.