Partendo da questo luogo caratteristico della città di Matera, la doppia personale di Tomaso Binga e Maurizio Mochetti è riflessione su una cavita di interesse culturale e socio-antropologica che diventa per l’occasione spazio in cui l’arte modifica temporaneamente la percezione dello spettatore e lo invita a un viaggio, a un tragitto, a un cammino in cui l’opera si fa tutt’uno con l’architettura.
Autore: Antonello Tolve
Chengdu, un angolo di Cina alla Florence Design Week
Per integrarsi attivamente nella costruzione dell’iniziativa One Belt One Road, il 5 giugno, in occasione della settimana fiorentina del design, è stato dato il benvenuto alla delegazione dell’Ufficio di Commercio della Città di Chengdu, che si è recata in Italia per organizzare un’esposizione e una conferenza di promozione con tema i Servizi di Chengdu e Creatività di Chengdu.
Vettor Pisani, Intrepido psiconauta
Vettor Pisani nasce a Bari nel 1935, anche se ha sempre giocato sulla propria origine per creare una sorta di biografia ad arte – «figlio di un ufficiale della Marina e di una ballerina dello strip-tease nasce a Napoli nel 1934» si legge in una presentazione del 1985, «architetto e muratore, Rosacroce: diciottesimo grado dello scozzesismo è nato nell’Isola d’Ischia», fa scrivere in un catalogo del 1991 realizzato in occasione della mostra Trenta anni di avanguardie romane.
Lamberto Pignotti, Infinito in scatola
Tratto da Odissea, la sua prima raccolta poetica ciclostilata in un centinaio di copie nel 1954, il titolo della mostra è viatico di un percorso che vuole raccontare l’itinerario creativo e riflessivo di un intellettuale totale che, dall’avamposto privilegiato del pensiero poetico, ha costruito e articolato un discorso nuovo sull’arte poetica, intesa sin dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso come visione interdisciplinare e interartistica che non vuole assorbire passivamente le aggressioni dei «potenti mezzi di diffusione», ma inserirsi laboriosamente nei processi di stimolazione dei cervelli, nell’organizzazione di una cultura di massa che non sia cultura del controllo totale quanto piuttosto spazio di dibattito democratico.
Astrazione povera
Costruita ed articolata come una riflessione proteiforme sull’Astrazione Povera di cui segue l’itinerario e ne traccia la cartografia, l’esposizione propone, assieme alle opere di Gianni Asdrubali, Antonio Capaccio, Annibel-Cunoldi, Mimmo Grillo, Bruno Querci, Mariano Rossano, Lucia Romualdi, Rocco Salvia, l’assunto teorico proposto con misurato esprit de géométrie da Filiberto Menna.