Ho sempre scritto in prosa, brevi narrazioni, abbozzi di progetti più ambiziosi. Però ho iniziato a scrivere dei racconti con l'intenzione esplicita di farne un libro solo alla fine del secolo passato. Il primo romanzo è uscito nel 2004. Però devo dire che la poesia è stata la passione più forte e che mi ha attratto di più.
Autore: Sergio Pasquandrea
Sergio Pasquandrea è nato a San Severo (FG) nel 1975. Dai primi anni Novanta vive a Perugia, dove insegna Lettere in un liceo. Fra il 2010 e il 2019 ha pubblicato sette sillogi di poesia: tra le più recenti, Un posto per la buona stagione (Qudu, 2016), Topografia della solitudine (Pietre Vive, 2017), Approssimazioni e convergenze (Pietre Vive, 2017) e Sono un deserto (Lietocolle, 2019).
Collabora come giornalista e critico musicale con il bimestrale “Jazzit” e con i blog “Nazione Indiana”, “La poesia e lo spirito”, “Jazz nel pomeriggio”, “Words Social Forum”, “Artmaker”, “Carte Sensibili”. Ha pubblicato nel 2014 il volume di racconti Volevo essere Bill Evans (Fara) e nel 2015 il saggio Breve storia del pianoforte jazz. Un racconto in bianco e in nero (Arcana Editrice). In uscita, per EDT, il saggio Brad Mehldau. Ritratto di un pianista eclettico, scritto in collaborazione con Carlo Morena.
Nel 2007 ha conseguito un dottorato in Linguistica presso l'Università di Pisa; dal 2007 al 2010 ha lavorato come assegnista di ricerca presso l'Università per Stranieri di Perugia, dal 2010 al 2015 è stato cultore della materia in Sociolinguistica presso l'Università di Perugia.