Non so fino a che punto la letteratura ci guarisca dai nostri disturbi, ma certamente direi che li rende più sopportabili.
Autore: Marco Paone
Le storture del mondo e la poesia come ricerca fra desiderio e oggetto: Esguello e Flor negra di Genaro da Silva
in questa dialettica tra detto e non detto si fa strada uno sguardo desiderante che mentre desidera e reifica l’oggetto, costruisce il suo ambiente, ne svela la fascinazione, i suoi limiti e i contorni, andando oltre il soggetto e la visione lacaniana dell’inconscio
Marco Paone intervista Luisa Castro Legazpi
Per me la lingua letteraria è una, nonostante possa manifestarsi in diverse lingue. Uno scrittore cresce grazie a tutti i contributi che riceve, e quando scrivo in galego la lingua spagnola interferisce e arricchisce ciò che scrivo.
Marco Paone intervista Xosé Neira Cruz
Fra il pubblico infantile e quello adulto esiste una differenza chiara, non così evidente, a volte addirittura inesistente fra il recettore giovane e quello adulto. Infatti ci sono lettori giovani molto esigenti che leggono in continuazione e fanno della letteratura un'esigenza vitale, e lettori adulti che si mantengono in una specie di limbo della lettura, con poche incursioni in essa, mosse per lo più da mode e tendenze e non da vere passioni letterarie.
Marco Paone intervista Carlo Bordini
Con gli anni sono diventato meno ispido. Ho imparato a non farmi dei nemici (non sempre ci riesco) e ad evitare i litigi. Ho molti amici e ricambio affetto con affetto. Il fatto è che io mi considero uno scrittore ma non un letterato nel senso proprio del termine. Non amo molto l'accademia. Le origini della mia scrittura, le molle che mi hanno spinto a scrivere sono più legate alla mia vita che a un'idea qualsiasi di letteratura.