Partendo dal romanzo Il violino di Mussolini (2019) di Mario Baudino, mi propongo di passare brevemente in rassegna quelli che a mio avviso sono gli ingredienti basilari del giallo bibliofilico
Autore: Oliviero Diliberto
Il cimitero dei libri abbandonati
Io, più modestamente, parlerò di un luogo assai più vicino: un angolo della capitale d’Italia che ho frequentato spesso negli anni passati e di cui la gran parte dei bibliofili ignorava invece l’esistenza (confesso, sì: tacevo per evitare incursioni “nemiche”).
Ecophilia
Il divertimento, i rimandi, le citazioni (quelle esplicite e quelle nascoste, che ciascun lettore del romanzo può cogliere ai diversi livelli delle proprie conoscenze): tutto ha a che fare con l'elemento libresco. Sino all'invenzione geniale dell'assassino (il venerabile Jorge: bibliotecario cieco, ovvio ulteriore omaggio al grande letterato argentino) che uccide per un libro e mediante i libri.
Una modesta proposta per salvare le librerie
Poiché i cosiddetti lettori forti esistono, ma di norma non sono ricchi (tutt'altro...), sarebbe utile poterli incentivare a comprare di più (e loro sarebbero ben felici): ripropongo dunque la detraibilità fiscale (anche eventualmente parziale) dell'acquisto dei libri.