Il sole è alto nel cielo dei Tropici e Ehsan giace a terra. Contrariamente alle sue abitudini si è avventurato nel retro della casa sul fianco della collina da dove è caduto. Per sua moglie, che lo ritrova in basso, si tratta di reagire, velocemente, con sangue freddo. Tappa all'ospedale del Nastro verde dove… Continue reading Ingrid Thobois, L’ange anatomique (L’angelo anatomico), Paris, Phèbus, 2008
Autore: Marika Piva
Didier van Cauwelaert, Les témoins de la mariée [I testimoni della sposa], Paris, Albin Michel, 2010
Autore di romanzi, racconti, teatro, una saga per adolescenti, nonché di un saggio sulla clonazione di Cristo, Didier van Cauwelaert (1960) ha vinto il Prix Goncourt con Un aller simple nel 1994. Il suo romanzo Hors de moi (2003) è stato adattato al grande schermo nel 2011 con Unknown – Senza identità del catalano Jaume… Continue reading Didier van Cauwelaert, Les témoins de la mariée [I testimoni della sposa], Paris, Albin Michel, 2010
Dany Laferrière, Je suis un écrivain japonais [Sono uno scrittore giapponese], Paris, Grasset, 2008
Dany Laferrière (1953), nato ad Haiti e residente a Montreal e Miami, dopo il successo fulminante del suo primo romanzo Comment faire l'amour avec un nègre sans se fatiguer (1985), ha pubblicato nove altri romanzi che compongono la sua 'Autobiografia americana' in cui ricordi ed episodi di vita vissuta si ricompongono mescolando malinconia e un… Continue reading Dany Laferrière, Je suis un écrivain japonais [Sono uno scrittore giapponese], Paris, Grasset, 2008
Chloé Delaume, Dans ma maison sous terre [Nella mia casa sotto terra], Paris, Seuil, 2009
Autrice e performer estremamente originale, in La règle du je la scrittrice si presenta così: “Mi chiamo Chloé Delaume. Sono un personaggio di fantasia”. Il filo rosso delle sue opere è in effetti il contestato genere dell’autofiction che l’autrice vive in modo personalissimo, definendo la propria produzione come un susseguirsi di cantieri sperimentali dove la… Continue reading Chloé Delaume, Dans ma maison sous terre [Nella mia casa sotto terra], Paris, Seuil, 2009
Marika Piva intervista Patrik Ourednik
Per informare bisogna innanzitutto mettere le cose in forma. Quindi è la forma che rende le cose intelligibili. Fuori dalla forma nessuna salvezza. Il contenuto è qualcosa che il lettore o lo spettatore conoscono già, senza saperlo. Il contenuto è quello che condividiamo, io e il lettore, quello che ci unisce a priori, il nostro luogo comune. Non è il contenuto che il lettore o lo spettatore vengono a cercare in un libro o a teatro, bensì la maniera, vale a dire la forma. Non ne sono veramente coscienti, ma questo non cambia nulla.