Putredine che scivola per la decrepita stanza; ombre su gialli tappeti; in bui specchi s’incurva la tristezza d’avorio delle nostre mani. Brune perle scorrono per le dita morte. Georg Trakl, Amen Kubin. Faccia giallognola, capelli radi e appiattiti sul cranio. Di tempo in tempo un lampo eccitato negli occhi. Franz Kafka, Diari 1910-1923 Non si… Continue reading L’altra faccia di un’amicizia. La corrispondenza tra Ernst Jünger e Alfred Kubin
Autore: Fabio Tiddia
Fabio Tiddia (1979) si è laureato in filosofia all’università di Cagliari con una tesi sull’orientalista e filosofo francese Henry Corbin. Ha continuato gli studi e le ricerche a Teheran, pubblicando vari articoli sulle correnti del pensiero islamico e sulla letteratura persiana in riviste iraniane e italiane, in particolare su “Rivista di Studi Indo-Mediterranei” (RSIM) e “Quaderni di Meykhane”, presso cui è anche membro del comitato scientifico. Ha collaborato per alcune voci con la Enciclopedia Treccani e attualmente vive a Teheran dove svolge le sue ricerche e partecipa a seminari e convegni prevalentemente dedicati agli studi storico-religiosi di area iranica. In particolare ha condotto ricerche sul filosofo ismailita Nāser-e Khosrow e sul mistico Ansāri di Herat, e più recentemente sul movimento dei qalandar, a proposito del quale sta preparando un’antologia di testi in traduzione. Attualmente lavora a ricostruire gli incontri che ebbero luogo tra il filosofo Seyyed Allāmeh Tabātabā’i e l’orientalista francese Henry Corbin. È corrispondente dall’Iran e consulente scientifico per il Progetto Internazionale IDA (Immagini e Deformazioni dell’Altro).
Henry Corbin e il suo Angelo
Henry Corbin e la necessità dell'angelologia
Rimbaud l’arabo
Fabio Tiddia ricostruisce le vicende meno note della vita di Rimbaud