Tutto salpava, tutto metteva vela sotto lo sguardo vetrino tutto diceva addio sull’onda del venti di agosto Vittorio Sereni, Stella variabile Le pagine di Equinozio hanno l’odore dei temporali estivi, della pioggia che batte dietro ai vetri e inzuppa i vasi dei gerani. Mi immagino che Stefano Carrai le abbia scritte così, guardando i suoi… Continue reading La «memoria falò» di Stefano Carrai*
Autore: Elena Grazioli
Elena Grazioli è dottoressa di ricerca presso l’Università di Pisa (XXXVI ciclo), in Letteratura italiana contemporanea, con un progetto sulla rivista «Nuovi Argomenti» e Cultrice della materia in Poesia italiana del Novecento presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, sede in cui ha svolto il suo percorso di studi, frequentando anche, come borsista, l’Université Paris-Sorbonne (Paris IV) e l'École Normale Supérieure di Lione.
Si è occupata, in questi anni, della figura di Giacomo Casanova (B. Capaci, E. Grazioli, Giacomo carissimo… Lettere delicate e deleterie a Giacomo Casanova, prefazione di Piermario Vescovo, Bologna, I Libri di Emil, 2019; E. Grazioli, Umori e lettere inglesi delle confidenti di Giacomo Casanova, in Il tappeto rovesciato. La presenza del corpo negli epistolari e nel teatro dal XV al XIX secolo, a cura di T. Korneeva, Venezia, Marsilio, 2019, pp. 137-150). Recentemente ha curato, insieme al Prof. Alberto Bertoni, Lavorare stanca di Cesare Pavese (Interno poesia, 2021). In uscita presso Marsilio la monografia Se non vado errato coi ricordi. Giacomo Casanova a Dux.
Elena Grazioli intervista Luca Clerici
Il tuo ultimo libro Guadagnarsi il pane (Luni, 2021) – tra l’altro, mi fa piacere ricordarlo, vincitore del premio "Selezione Bancarella cucina" – ha come protagonista indiscussa la cucina. Tema, si potrebbe obiettare, un po’ inflazionato in questi ultimi anni. Quindi, ti chiedo: qual è la prospettiva da cui hai deciso di affrontarlo? Innanzitutto, il… Continue reading Elena Grazioli intervista Luca Clerici
Elena Grazioli intervista Alberto Bertoni
a un certo punto ho riconosciuto che il linguaggio vincente, in questo nuovo secolo millennio, era proprio quello della poesia...