Non so cosa si possa dire di nuovo su Vanni Scheiwiller, senza considerare la memoria e la stanchezza che ormai mi assale. La mia è una sporadica testimonianza di un artista che copre un arco di tempo che va dal 1980 al 1999, anno della sua scomparsa.
Autore: Antonio Freiles
Antonio Freiles nasce a Messina nel 1943. Attivo anche come operatore culturale, quale stimolatore di contatti e scambi internazionali, sin dagli anni ’60 ha avviato intese con artisti di caratura internazionale (Burri, Pistoletto, Tilson, Tuttle, Kosuth, Oldenburgh, Ono, Ruscha, Bodman etc.). Negli anni ’70 ha fondato le riviste “Carte d’Arte Internazionale” e “Carte # (rivista monografica). È stato invitato ad aderire al World Print Council di San Francisco. Ha curato le rassegne di “Grafica Internazionale” per il Museo Regionale di Messina in collaborazione con Julian Andrews, Pat Gilmour, Malcolm Hardy (British Council, Londra), Jean Clair (Centre Georges Pompidou), Daniel Berger (Mezanine Gallery, Metropolitan Museum of Art, New York), Jeremy Lewison, Sarah Fox-Pitt e Elizabeth Underhill (Tate Gallery, Print Collection), con la Fondazione Maeght di Parigi, con Duck Jun Kwak (I.A.C.K – International Art Center of Kyoto) e con Zoran Kržišnik (Moderna Galerija Ljubljana). Ha curato inoltre varie mostre di libri d’artista tra le quali al Museo Regionale di Messina “Twentysix Gasoline Stations e altri libri d’artista. La Collezione Freiles”. Ha fatto inoltre parte come responsabile regionale dell’ART CLUB INTERNAZIONALE ’95 – Associazione artistica internazionale indipendente, sotto la presidenza di Piero Dorazio (segretario Luigi Sansone). Sito personale dell’artista: https://antoniofreiles.wordpress.com/