Il cammino della civiltà umana ci ha portati a presumere di poter ignorare o sottovalutare la nostra appartenenza alla natura e, peggio ancora, di poterla dominare, ingabbiare. Eppure le leggi che regolano il mondo animale e vegetale sono le stesse che agiscono sulla nostra vita.
Autore: Anna Maria Vanalesti
Anna Maria Vanalesti è nata a Faenza, si è formata a Bari, dove si è laureata in lettere e si è poi trasferita a Roma dove ha vissuto la sua intera carriera di docente e di preside di vari licei classici. Studiosa di letteratura italiana ha scritto numerosi testi per la scuola superiore, con la Società editrice Dante Alighieri: Lo specchio del Novecento ( Roma 1982), Mirra nell’ideologia tragica alfieriana ( Roma 1984), Leopardi e il fiore del deserto (Roma 1987), Storia della letteratura italiana (Roma 1993), Segni e percorsi (IV voll. di storia e antologia della lett. italiana Roma 1995), Lo Specchio (storia letteraria del 900 e 2000, Roma 2014), Il giardino di Elio Pecora (monografia e poetica, Roma 2016), Il firmamento di Dante (Roma 2018). Con la casa editrice Aracne ha pubblicato un volume di saggi critici, Transiti nella poesia (Roma 2015); con Albatros ha pubblicato un libro di fiabe, Lo scrigno delle fiabe (Roma 2012 e con Viola editrice il romanzo Via Marchese di Montrone (Roma 2018). Presiede un circolo letterario da lei fondato a Ostia, da diversi anni, Il leggìo del mare, dove svolge un’intensa attività di recensione e presentazioni di libri e di incontri con scrittori e poeti.