Santiago Ramón y Cajal, (1852-1934) insigne istologo, premio Nobel per la Medicina nel 1906 (insieme a Camillo Golgi), è considerato il padre delle neuroscienze, in quanto partendo dall’osservazione della struttura microscopica del tessuto nervoso creò la dottrina del neurone, in contrapposizione a quella del reticolarismo diffuso, identificandone le correlazioni funzionali ed elaborando concetti che continuano a essere di straordinaria attualità quale, ad esempio, quello della plasticità neuronale.
Anche se nella sua imponente bibliografia spiccano trattati che per alcuni decenni hanno rappresentato vere pietre miliari per i laboratori di Istologia, di Neurofisiologia e di Anatomia Patologica, colpiscono in modo particolare tutte le opere autobiografiche che, oltre a rivelare uno scrittore di grande talento, sono frutto di una profonda conoscenza dell’essere umano nei suoi aspetti esistenziali, filosofici e scientifici.
Una di queste intitolata Reglas y consejos sobre investigación científica – Los tónicos de la voluntad (pubblicata nel 1898) non è stata mai tradotta in italiano. Perché tradurre oggi questo testo?
- Per un doveroso tributo ad un gigante della medicina e della ricerca biomedica;
- Perché i princìpi contenuti in questo libro, pur essendo riferiti alla situazione spagnola di fine Ottocento, sono senza tempo;
- Per il monito che il monumentale lascito di questo genio solitario e inarrivabile fa incombere sugli attuali scenari della ricerca biomedica;
- Per conoscere il Cajal scrittore e intellettuale.
Il volume sarà presentato a Roma martedì 26 novembre presso la Sala Convegni del Consiglio Nazionale della Ricerche, nell’ambito degli Encuentros Cajal Italy.
Programme Encuentros Cajal Italy 26-11-2024
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