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Dei labirinti… e altri luoghi

Dei labirinti… e altri luoghi

Serata-evento per la presentazione di libri d’artista di Lamberto Pignotti
a cura di Marco Contini e Sergio Pandolfini

Teatro Basilica P.zza S. Giovanni in Laterano, 10 Roma

28 OTTOBRE 2024 alle ore 18,30

interverranno: Marco Contini (Kappabit/Folderol), Dario Evola (saggista e professore di Estetica), Sergio Pandolfini (Editore d’arte), Lamberto Pignotti (poeta e artista visivo), Ernesto Porcari (scultore), Antonello Tolve (critico d’arte), Piero Varroni (artista), Daniela Vasta (storica dell’arte).

In collaborazione con Kappabit di Marco Contini e le Edizioni Il Bulino si presentano tre libri d’artista di Lamberto Pignotti delle Edizioni Il Bulino: Un libro d’artista e due libretti della collana Graphiae (in collaborazione con Piero Varroni e Ernesto Porcari).

Lamberto Pignotti è un artista e poeta italiano, uno dei padri della poesia visiva. Fondatore con altri poeti, pittori, musicisti e studiosi del Gruppo ’70 ha partecipato anche alla nascita del Gruppo ’63. Lamberto Pignotti, insieme a Eugenio Miccini, è considerato uno dei padri della Poesia visiva italiana.

Al termine della presentazione si svolgerà una performance live-impro che vedrà impegnati tre musicisti di spicco dell’etichetta discografica Folderol. Si esibiranno nella sonorizzazione dei versi di Dei labirinti… e altri luoghi: Barbara De Dominicis (voce, elettronica), Cristian Maddalena (shamisen, elettronica), Francesco Ziello (strumenti acustici preparati, sistemi di risonanza). I tre artisti sonori daranno vita a un dialogo aperto e cangiante ispirato alla poetica pignottiana, seguendo il flusso della composizione istantanea e del linguaggio improvvisativo, in bilico fra voci diverse e complementari.

LAMBERTO PIGNOTTI nasce da un padre pittore nel 1926 a Firenze. Qui si laurea e risiede fino al 1968, anno in cui si trasferisce a Roma. Nel 1944, assimilata la lezione delle avanguardie, avvia sperimentazioni di arte verbovisiva. Alla metà degli anni Cinquanta inizia l’attività saggistica, deliberatamente rivolta alla critica militante e all’attualità culturale. Per tali settori collabora regolarmente con articoli e saggi a quotidiani e periodici di interesse nazionale, a varie riviste italiane e straniere, come Paese sera, La Nazione, L’Unità, Rinascita, e a programmi della RAI. Nei primi anni Sessanta concepisce e teorizza le prime forme di “poesia tecnologica” e “poesia visiva”, di cui cura nel 1965 la prima antologia. Nel 1963 dà vita, con altri artisti e critici, al “Gruppo 70” e partecipa pochi mesi dopo alla formazione del “Gruppo 63”. Dal 1971 al 1996 ha portato avanti, prima come professore alla Facoltà di Architettura di Firenze e poi al DAMS della Facoltà di Lettere di Bologna, dei corsi sugli svariati rapporti fra avanguardie, mass-media e new-media. La sua opera artistica procede rapportando segni e codici di diversa provenienza: linguistici, visivi, dell’udito, del gusto, dell’olfatto, del tatto, del comportamento, dello spettacolo: da siffatta attività multimediale e sinestetica nascono, tra happening e performance, le “Poesie e no”, le “cine-poesie”, le cassette logo-musicali, i libri oggetto di plastica, le poesie da toccare, da bere, da mangiare, i “chewing-poems” e, naturalmente, le “poesie visive” sotto forma di collage o di intervento su foto di cronaca, di moda, di pubblicità, ecc. Ha pubblicato vari libri (poesia, narrazione, saggistica, antologie, poesia visiva) con Mondadori, Lerici, Einaudi, Marsilio, Guaraldi, Sampietro, Vallecchi, Carucci, Campanotto, “Il Verri”, “L’Espresso”, Florida, Empiria, Guida, “Meta”, Morra,”Fermenti”, Dedalo, “Le impronte degli uccelli”, Laterza, Manni, “Gli Ori”, Fondazione Berardelli, Peccolo, Frullini, Tracce, Milella, e recentemente con il Il Bulino. Ha promosso, curato o organizzato, da solo o con altri, mostre di poesia visiva, rassegne d’arte inter-mediale, dibattiti, festival e convegni sulla cultura in atto in Italia e all’estero.

ERNESTO PORCARI. Nato a Norma nel 1951, nei primi anni settanta si trasferisce a Roma dove vive e lavora. Il suo esordio artistico da autodidatta, si manifesta nell’ambito pittorico. Nel 1979 si iscrive all’Accademia di Belle Arti, seguendo il corso di incisione. Questa esperienza, unita alla assidua sperimentazione tecnico-materica, al continuo indagare sulla superficie e sulla tridimensionalità fanno sì che la sua ricerca approdino sul nascere degli anni Novanta alla scultura. Dalla metà degli anni ottanta inizia la sua attività espositiva con mostre personali e con la partecipazione a rilevanti collettive. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche. Dal 2017 è accademico di San Luca.

PIERO VARRONI. Artista e curatore dello studio Varroni / Eos Libri d’Artista, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia la sua carriera artistica con una serie di sperimentazioni in cui predilige le tecniche calcografiche, la scultura e la fotografia; i suoi lavori spaziano da una pittura simbolico-figurativa a manufatti scultorei non figurativi, in cui cerca di far dialogare differenti materiali come il ferro e la ceramica. In seguito svilupperà un linguaggio di carattere concettuale. Agli inizi degli anni Novanta s’interessa al medium del libro d’artista e all’uso esclusivo della carta come supporto per il proprio lavoro. Vive e lavora a Roma.

BARBARA DE DOMINICIS. Performer e sound artist, ama raccogliere suoni, inventare trame sonore e narrazioni non lineari integrando suoni ambientali, poesia ed elettronica. Nel 2009 pubblica Anti-Gone che ha come filo conduttore la mitologia greca e nel 2012, dall’incontro con la violoncellista Julia Kent, nasce il progetto Parallel41 (pubblicato dalla label francese Baskaru). Il suo crescente interesse per il paesaggio sonoro la porta a produrre una serie di podcasts The Cat Cinderella, teso alla diffusione di lavori di artiste a cavallo tra net e sound art; Crossings, audio.collages che ritraggono analogie e differenze tra Napoli e New York. Nel 2010 decide di dare vita ad un collettivo ispirato alla pratica surrealista degli exquisite cadaver: Exquisite-What, dedito alla creazione di un racconto audiovisivo aperto ed in progress. Nel 2018 inizia a lavorare al concept de “La Reverie”, una sorta di mappamondo multimediale legato al sogno in cui perdersi nei sogni degli altri.La sua predilezione per la vulnerabilità/intimità della voce umana la porta spesso a indagare, nelle sue performance prevalentemente improvvisative, quella zona liminale che rappresenta il confine sottile e oscuro tra corpo e materia. Nel suo ultimo album, Body Maps (Folderol, 2022), ispirato a “Corpus” di J.L. Nancy, il corpo emerge come leitmotiv a disegnare una quasi geografia dei sensi, un paesaggio interiore fatto di memoria, identità, assenza, sensualità. (www.barbaradedominicis.org)

CRISTIAN MADDALENA. Laureato al conservatorio in composizione elettronica e live electronics, studia musica giapponese del teatro kabuki, nagauta, e suona lo shamisen. Il suo linguaggio prende vita attraverso i rumori, pensati per essere organizzati come una partitura orchestrale ed essere posizionati nello spazio, tenendo conto della frequenza/timbro insito nel suono/rumore. Autore, musicista, performer fisico e vocale. Nel 2019 dà voce a tutti i personaggi e compone le musiche del radiodramma Lo Zanni all’inferno (Teatro di Radio Rai 3). Nel 2023 di dedica alla composizione di quattro radiodrammi sperimentali, sempre per Radio Rai 3, curandone la regia e l’adattamento letterario rielaborando dei testi giapponesi. I suoi lavori sono stati presentati alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, al Mata Festival di Barcellona, al MACRO (Roma), al New York City Electroacoustic Music Festival, al Romaeuropa Festival, all’ EMUFEST di Roma, Radio Cemat, Premio Combat Prize. Nel 2015 e nel 2018 vince il Premio San Fedele (Milano). (cristian-maddalena.bandcamp.com)

FRANCESCO ZIELLO. Musicista e sound artist e docente, laureato in Musica Elettronica al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove ha studiato parallelamente anche Pianoforte e Composizione. La sua ricerca si focalizza sulle tecniche estese e l’elaborazione elettronica degli strumenti acustici, sui sistemi di amplificazione e sul rapporto tra suono e materia. Ha collaborato con il CRM nell’ambito di un progetto per la riabilitazione di pazienti con disabilità psichiatrica. In qualità di interprete e compositore elettroacustico, partecipa a vari festival di musica contemporanea, tra cui Emufest e ArteScienza. Collabora con la Compagnia Excursus e con L’Eurasia Dance Project, componendo per spettacoli di danza contemporanea eseguiti in Asia, in Africa e in Europa. I suoi lavori artistici e didattici sono stati pubblicati da ADN, Folderol ed Edizioni Kappabit. (folderol.it/francesco-ziello)

L'autore

Insula europea