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Volontà d’Archivio. L’autore, le carte, l’opera

Gli archivi degli autori, costituiti dalle carte e dalle biblioteche personali, sono il rovescio della medaglia delle loro opere, e le forme con cui sono stati costituiti e conservati nel tempo raccontano molto di quella “volontà d’archivio” che, da Petrarca in poi, è l’altra dimensione della “volontà d’autore”: una fiducia nella possibilità di affidare a essi, nella posterità, un’immagine parallela e speculare a quella offerta dalla propria opera.

Questo volume interroga le manifestazioni di varie possibili volontà d’archivio nella tradizione letteraria italiana, da Petrarca a Manzoni: ne emerge un nuovo modo di guardare alle carte d’autore, che riflette sulla storia interna ed esterna degli archivi vagliando il ruolo che la loro conformazione ha avuto nella (auto)promozione e nella ricezione degli scrittori. Una doppia focalizzazione, con cui l’archivio si rivela lo strumento più utile per riflettere sull’interazione costante tra documento e opera letteraria.

 

Indice:

Paola Italia, Monica Zanardo, Introduzione

Marco Cursi, Carlo Pulsoni, Le scritture del Codice degli abbozzi di Petrarca e la sua fortuna

Irene Iocca, Enrico Moretti, Giovanni Boccaccio: quale volontà d’archivio?

Clementina Marsico, Andrea Severi, Volontà e necessità d’archivio. Casi esemplari dalle biblioteche degli umanisti

Anita Di Stefano, Archivi poetici di Iacopo Sannazaro e carmina estravaganti

Daniele Conti, «In un quadernuccio nelle mie scatole»: spigolando tra le Carte Machiavelli (e intorno alla Vita di Castruccio Castracani)

Ida Campeggiani, Ariosto: le verità degli scartafacci

Lorenzo Battistini, Paola Moreno, Il governatore e lo storiografo. Affioramenti di una volontà di autore nelle carte di Francesco Guicciardini

Roberto Vetrugno, Gli archivi di Castiglione

Francesco Amendola, L’archivio prima del libro: alcune ipotesi su come Pietro Bembo conservava la corrispondenza epistolare

Franco Tomasi, Le carte di Giovan Giorgio Trissino tra archivio d’autore e memoria di famiglia

Marco Faini, L’ambiguità dell’archivio: il caso di Pietro Aretino

Claudia Berra, Giovanni Della Casa e il nipote Annibale Rucellai: ipotesi su un archivio

Dario Brancato, La volontà d’archivio nelle carte di Benedetto Varchi: un consuntivo

Davide Cappi, Volontà d’archivio imperfetta nei quaderni storico-linguistici di Vincenzio Borghini

Emilio Russo, Contrastare la dispersione. Tasso e i suoi manoscritti prima e dopo Sant’Anna

Andrea Lazzarini, «Questo umano affetto e desiderio di viver dopo la morte». Intermittenze della volontà d’archivio in Alessandro Tassoni

Sara Bonechi, Galileo e i galileiani. Un archivio polifonico

Raffaele Ruggiero, «Correzioni, miglioramenti e aggiunte». Viaggi editoriali delle carte vichiane

Valentina Gallo, Gli “armari” di Metastasio

Pierre Musitelli, «A chi scrivo? A nessuno». Usi e interpretazioni degli scritti privati di Pietro Verri

Laurence Macé, Dall’archivio alla vita: la «biblioteca scelta per il cuore e per la mente» di Giuseppe Pelli Bencivenni

Monica Zanardo, Un «archivio autoritratto»: Vittorio Alfieri e i suoi manoscritti

Luca Frassineti, «Memore della mia promessa, ho raunato parecchie altre mie operette per farne dono alla detta Biblioteca»: il caso Monti fra censura e manipolazione

Margherita Centenari, Leopardi e l’archivio: volontà di memoria, volontà di stampa

Donatella Martinelli, Il dominio dell’autore. Casi di autocensura nella biblioteca di Manzoni

Indice dei nomi

Indice dei manoscritti

 

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