Venerdì 1° dicembre 2023, giorno di Festa Nazionale per la Romania, si terrà a Padova un importante evento inserito nel quadro delle celebrazioni per i 90 anni di insegnamento della lingua e letteratura romena presso l’Università degli Studi.
Al centro dell’iniziativa una tradizione molto antica, poco nota in Italia ma profondamente radicata e tutt’oggi molto sentita tra i Romeni, quella delle colinde.
Le colinde (dal latino Calendae) sono antichissimi canti rituali eseguiti nel periodo del Solstizio Invernale con valore rituale e propiziatorio. Nelle notti tra Natale e Capodanno, ei villaggi romeni i “colidatori”, ossia i cantori di colinde, vanno di casa in casa e, seguendo un cerimoniale codificato, intonano canti attinti da un repertorio antichissimo, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, e i cui temi si legano tanto alle millenarie consuetudini del Capodanno agrario quanto al calendario cristiano, con riferimenti alla nascita, al battesimo e alla Passione di Gesù, alla Madonna col Bambino, alla discesa di Dio e dei santi sulla Terra nel periodo dell’anno più denso di festività, sacre e profane.
Venerdì 1° dicembre 2023 saranno dunque ospiti del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari i Colindatori del villaggio di Cuzap in Transilvania, giunti appositamente dalla Romania.
Dalle ore 17 alle 18 presso il Polo Beato Pellegrino (via Vendramini 13, Padova) verrà presentato il libro “Colinde din Bihor”, alla presenza degli autori e curatori Sorin Șipoș, Dan Octavian Cepraga e Cosmin Patca, utile per comprendere meglio cosa sono le colinde e il loro contesto di origine.
Dalle 18 alle 19, sempre presso il Polo Beato Pellegrino, il gruppo Feciorii Satului eseguirà le tradizionali colinde secondo la cerimonia tipica del loro villaggio. Seguiranno altri canti e balli tradizionali romeni.
Infine, partendo dal Polo Beato Pellegrino, i cantori attraverseranno il centro storico di Padova facendo tappa nei tre più importanti luoghi di culto cattolico della città: canteranno alcune colinde prima nella Basilica di Santa Maria Assunta alle ore 19,45; poi nella Pontificia Basilica di sant’Antonio alle 20,45; infine presso la Basilica abbaziale di Santa Giustina alle ore 21,30.
L’iniziativa è gratuita, anche se è tradizione che ai colindatori vengano offerti dei piccoli doni come il “colac”, il tipico pane rumeno delle feste, e la “horincă”, la bevanda che riscalda i cuori nelle notti invernali.
Tale iniziativa, assolutamente inedita nel Padovano, vuole offrire alla comunità rumena (particolarmente numerosa in città e provincia) l’opportunità di mantenere il contatto con la propria identità culturale. Al contempo, il pubblico italiano potrà conoscere ed entrare in contatto diretto con le più autentiche tradizioni popolari romene, preparandosi così, grazie allo straordinario spirito espressivo, artistico e sacrale delle colinde, alle festività natalizie.
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