Festival europeo di poesia ambientale · In primo piano

Ricordando il FEPA (a cura di Saperenetwork): Poesia e Antropocene

Con il termine “Antropocene” si indica l’era geologica più attuale e allo stesso tempo più pericolosa per l’equilibrio del pianeta, l’età in cui la Terra sta risentendo pesantemente dell’impatto umano. Con questa consapevolezza è nata la “Rete Poesia e Antropocene”, i cui poeti Alessandra Carnovale, Angela Donatelli, Suzy Lapstun e Davide Cortese sono intervenuti nel corso del Festival Europeo di Poesia Ambientale per denunciare la disastrosa situazione ambientale della contemporaneità a colpi d’arte.
All’evento hanno partecipato Vittorio Pavoncello per presentare il suo ultimo volume Antropocene. Un museo (All Around, 2022) e il progetto del Museo dell’Antropocene. A guidare questo percorso c’è la convinzione che “Antropocene” non debba essere soltanto una parola negativa: al contrario, può essere anche un museo che raccoglie la storia dell’impatto dell’homo sul pianeta Terra. E questa stessa idea viene offerta alle istituzioni che vorranno edificare un’enciclopedia nello spazio, immaginata però come un luogo in cui si possano anche studiare e prevenire prossime pandemie e cambiamenti climatici. Un museo diffuso per questa nuova forza geologica che è l’umanità, luogo d’incontro e laboratorio fra scienziati e pubblico. Ha condotto l’incontro Ilaria Dinale.