Quella di Franco Arminio è una fra le voci poetiche più amate del nostro paese. La sua ricerca si ispira fortemente al territorio da cui proviene, l’Irpinia, di cui ha indagato come “paesologo” le radici più profonde per rivelarne la bellezza, gli umori, forse anche le sofferenze, in ogni caso le peculiarità umane e naturali. Allo stesso tempo però la sua scrittura risente di una viscerale attrazione verso la trascendenza e la riflessione esistenziale, che lo porta a leggere la dimensione quotidiana della vita in una cornice più ampia, ricca di mistero e di spunti per certi aspetti spirituali.
Grazie a questa Lectio magistralis, presso il Dipartimento di Studi europei americani e interculturali della Sapienza Università di Roma, abbiamo potuto conoscere in maniera ravvicinata la poetica di Franco Arminio. Ha dialogato con lui, sul tema del rapporto fra poesia e letteratura, Serenella Iovino, filosofa ambientale e professore ordinario di Italian Studies and Environmental Humanities presso la University of North Carolina at Chapel Hill.
Dopo i saluti della Preside della Facoltà di Lettere, Arianna Punzi, hanno introdotto l’incontro Cecilia Bello, docente di Letteratura italiana contemporanea alla Sapienza, e Carlo Pulsoni, docente di Filologia romanza presso l’Università degli studi di Perugia e condirettore artistico del Festival europeo di poesia ambientale.
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