Righardt le Roux lavora come coordinatore del progetto in Gauteng per Nal’ibal con più di 30 anni di esperienza nello sviluppo dell’alfabetizzazione in un ambiente multilingue e panorama culturale come quello sudafricano. Gestisce e supervisiona i programmi provinciali di promozione della lettura e la formazione per volontari della comunità, operatori ECD, insegnanti, genitori e operatori delle biblioteche. Attualmente iscritto all’UCT un istituto che ricerca e indaga sul ruolo dei professionisti delle biblioteche.
Righdart, ci racconti brevemente di cosa ti occupi?
Da molti anni mi occupo di aiutare i bambini ad amare i libri e la lettura. Che sia un insegnante, un bibliotecario o chiunque lavora nel campo senza scopo di lucro per una campagna di lettura nazionale. Attualmente lavoro come coordinatore provinciale per Nal’ibali[1], supervisionando lo sviluppo dell’alfabetizzazione a Mpumalanga, una provincia del Sudafrica orientale. Attualmente sono anche membro esecutivo di IBBY SA (International Board on Books for Young People ~ divisione del Sud Africa) assicurandomi il sostegno di autori, illustratori, editori, bambini e tutte le altre parti interessate nel tentativo di creare una maggiore consapevolezza della lettura e promuovere la lettura da casa.
Nel tuo ruolo hai la fortuna di lavorare con i bambini. Che effetto sia, in termini di feedback restituito, quando si lavora con loro?
Sono incredibilmente fortunato ad essere in grado di lavorare ogni anno con un gruppo ristretto di bambini e in questo processo essere in grado di monitorare i loro progressi come lettori. Mi piace osservare l’interazione dei bambini con storie, libri e linguaggio per un periodo di oltre 30 anni e di come hanno preso i libri e sono diventati lettori indipendenti; tutto questo è stato un viaggio fantastico per me. Leggere in modo interattivo con i bambini e rendere la lettura un’attività divertente per loro è per me il compito più importante che chiunque possa mai svolgere. In questo periodo, ho anche avuto la fortuna di vedere alcuni bambini del club di lettura trasformarsi da lettori a giovani autori e poeti poi pubblicati indipendenti che presentano poi il loro lavoro anche sui palcoscenici internazionali di tutto il mondo. Questo lavoro collettivo di bambini di 9 anni ha portato alla pubblicazione di varie antologie che sono state a loro volta pubblicate insieme con il lavoro dei bambini stessi tramite stampa o trasmissioni radiofoniche. Vedere lo stupore sul viso di un bambino quando tiene in mano una lettera di accettazione o un libro contenente il proprio lavoro è un premio grandissimo come bibliotecario. C’è anche un ulteriore vantaggio che i bambini ottengono nel gruppo di lettura ed quello di sviluppare le loro capacità di alfabetizzazione critica; possono ora leggere con comprensione e, in definitiva, vediamo un miglioramento scolastico complessivo nei bambini del club di lettura che ottengono in media il 13,9% in più rispetto ai loro colleghi. In un caso ad esempio il miglioramento scolastico di un ragazzo è stato migliorato con un sorprendente 25%! Alcuni dei bambini ritornati anno dopo anno e questo è stato anche un feedback del successo del club di lettura, inoltre il loro coinvolgimento costante con il club di lettura ha persino aperto opportunità di college e di lavoro e alcuni di loro sono stati invitati allo YALI e Programmi di scambio culturale dell’Unesco. Durante il picco del blocco dovuto alla pandemia di covid-19 in Sudafrica, abbiamo assistito alla chiusura di scuole e biblioteche pubbliche e comunitarie in tutto il paese. Con i bambini che non hanno più libero accesso al materiale di lettura, la disuguaglianza all’interno della nostra società è stata amplificata. Attraverso un’iniziativa locale, le storie di Read for Hope sono state registrate e inviate in rete tramite WhatsApp. Come collettivo siamo riusciti a raggiungere più di 30.000 bambini al mese. In alcuni casi abbiamo ricevuto feedback dai bambini e queste storie li hanno tenuti connessi durante questo periodo di lockdown.
Promozione della lettura è una delle attività che ti contraddistingue. Quali sono secondo te le modalità più idonee affinchè essa possa essere efficace a tutti i livelli, al di là delle differenze sociali ed economiche?
Come modelli di ruolo per la lettura degli adulti, dovremmo posizionare la lettura come attività interattive divertenti e piacevoli per i bambini. Queste sessioni di lettura dovrebbero anche riguardare la costruzione di relazioni oltre alla semplice lettura con i bambini stessi. In una delle nostre lingue ufficiali, quando saluti una persona, si traduce in “Ti vedo”, e come adulti dobbiamo “vedere” il bambino e sentire la voce del bambino arrivare affinché il bambino inizi a prendere possesso della sessione di lettura e si trasformi in un lettore indipendente. I bambini devono sentirsi protagonisti; capiranno molto facilmente se stai semplicemente leggendo con loro perché è il tuo lavoro o se sei veramente appassionato di libri e sei interessato a loro come lettori emergenti o se si tratta semplicemente di un servizio fatto di sole parole.
Voglio osare con questa domanda: cosa significa per te dare un libro in mano ad un bambino?
È qualcosa di meraviglioso assistere un bambino che inizia a leggere e realizza attività attraverso i libri che leggi con loro, o che leggono loro stessi. Trovo sempre interessante dare un’occhiata ai libri che i bambini scelgono e, attraverso il dialogo interiore, lasciare che il bambino mi illumini sul motivo per cui è stato selezionato un libro specifico. Come bibliofilo totale, compro sempre libri, porto libri nuovi e diversi al club di lettura, avendo sempre preparato un libro preferito da condividere con i bambini; molte volte i bambini e anche gli adulti che partecipano a una sessione di lettura cercheranno di “rubarmi” questo libro. Ma quello che trovo davvero gratificante è mettere nelle loro mani la storia pubblicata scritta dal bambino stesso!
In tutto questo, ti fai da tramite con le biblioteche. Qual’è o quale potrebbe essere il loro ruolo in riferimento al lavoro “sul campo” che ad esempio fai tu?
Ovunque lavoro, cerco sempre di coinvolgere la biblioteca pubblica o comunitaria locale. Tutto questo tenendo d’occhio quanto sono costosi i libri in Sud Africa e la carenza di buone librerie oltre al fatto di convincere i bibliotecari ad avviare sessioni di lettura interattive con i bambini nelle loro comunità, sia come sessioni di lettura offerte in casa che come parte dei loro programmi di sensibilizzazione. Per me il core business delle biblioteche sono ancora i libri e riguarda noi come bibliotecari che portiamo i nostri libri fuori dall’edificio nelle mani dei nostri utenti, bambini e adulti allo stesso modo. Se noi, come bibliotecari, vogliamo vedere un cambiamento comportamentale quando si tratta di leggere, dovremmo leggere nelle comunità e quello che ho imparato sul campo. In passato con le biblioteche partecipanti, abbiamo visto aumentare la loro circolazione arrivando sino a 1000 libri al mese. Passare da una comunità di non lettori a una comunità di lettori, è qualcosa di straordinario.
La formazione dei volontari è un aspetto altrettanto importante. In cosa consiste tale formazione e come viene organizzata?
Le sessioni di formazione del progetto Nal’ibali sono organizzate attraverso organizzazioni partner come il Dipartimento dell’Istruzione, il Dipartimento delle Arti e della Cultura, i centri per lo sviluppo della prima infanzia, a volte anche luoghi di culto, che incorporano lo sviluppo dell’alfabetizzazione nella loro istruzione religiosa e tutti gli altri membri della comunità interessati come i genitori e i badanti. I nostri corsi di formazione sono divertenti, pratici ed esperienziali focalizzati sull’equipaggiamento culturale degli adulti per coinvolgere i bambini nello sviluppo dell’alfabetizzazione attraverso la narrazione multilingua e altre attività di lettura per il divertimento. Molte persone coinvolte nello sviluppo dell’alfabetizzazione si concentrano solo sull’aspetto della lettura e noi di Nal’ibali diamo uguale importanza all’aspetto della scrittura poiché la capacità di leggere e scrivere va di pari passo quando si tratta di raggiungere il massimo sviluppo dell’alfabetizzazione. Facciamo anche una forte campagna per la lettura a domicilio poiché sempre più l’unità familiare è vista come il vero punto di svolta per lo sviluppo sostenibile dell’alfabetizzazione. Nel mio club di lettura ora abbiamo adottato il modello da bambino a bambino in cui i bambini più grandi del club di lettura si possono registrare mentre leggono a casa con i fratelli più piccoli e che promuovono la lettura nell’ambiente familiare. La nostra formazione è offerta a chiunque desidera far vivere un’esperienza positiva nella vita dei bambini. Il mio partecipante più giovane era un ragazzo di 12 anni di una piccola comunità agricola che ha frequentato il corso di formazione per andare ad aiutare altri bambini, molti dei quali non hanno genitori alfabetizzati che possano aiutarli, aiutando questi altri bambini nella fattoria dove vive con la sua famiglia. La partecipante più anziana era una signora di 82 anni che ha partecipato a una sessione di formazione per sostenere la lettura con i bambini locali in un luogo sicuro dove, attraverso la sua interazione, i bambini potevano accedere a libri e storie.
Righardt, sei davvero un bibliotecario coraggioso. Cosa consiglieresti ad un bambino o ad un ragazzo che un giorno vorrebbe fare il tuo lavoro?
Segui la tua passione e fai del tuo meglio nella vita con ciò che ti viene dato.
[1] Nal’ibali si basa sulla semplice logica che una cultura della lettura ben consolidata può essere un vero punto di svolta per l’istruzione in Sud Africa. Le abilità di alfabetizzazione sono un forte predittore del futuro successo accademico in tutte le materie e i bambini che leggono e ascoltano regolarmente storie coinvolgenti, nelle lingue che comprendono, sono ben attrezzati e motivati per imparare a leggere e scrivere. Un corpo significativo di ricerca rafforza il legame tra leggere per piacere e risultati migliori per i bambini.
L'autore
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Mario Coffa archivista e bibliotecario, laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Perugia (2005) e diplomato in Archivistica e Paleografia presso la Scuola di Archivistica dell’Archivio Segreto Vaticano (2010). Dal 2010 Lavora per CAeB (Cooperativa Archivistica e Bibliotecaria) presso le biblioteche dell’Università di Perugia come bibliotecario e come archivista presso l'Archivio Storico del Comune di Gubbio. Si occupa di Biblioteche Digitali e formazione in ambito di biblioteconomia digitale. Nel 2014 membro del Comitato Esecutivo Regionale dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) sezione Umbria, membro del gruppo AIB sul portfolio professionale e nel triennio 2017-2020 Presidente eletto di AIB Umbria. Dal 2020 membro dell'Osservatorio Formazione dell'Associazione Italiana Biblioteche. Autore di diversi articoli e interviste per Insula Europea sul tema degli archivi, delle biblioteche e del digital lending.
Link:
https://mariocoffa.wixsite.com/e-portfolio
http://vegajournal.academia.edu/MarioCoffa
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