Questa raccolta di poesie di Gerda Stevenson, ospite della prima edizione del Festival europeo di poesia ambientale, è un’opera notevole: un mosaico di straordinarie figure femminili scozzesi che, con la loro passione, la loro determinazione, il loro coraggio, il loro lavoro, nonostante tutte le difficoltà incontrate nel proprio cammino per il solo fatto di essere donne, hanno contribuito in modo essenziale al progresso della società scozzese e del mondo intero. Ogni poesia, un tassello prezioso che, accostato agli altri, compone, nella propria vibrante unicità, l’immagine viva e complessa dell’insieme. Quines è un racconto vivido della storia della Scozia, esposto dalle donne, troppo spesso, nel passato e ancora oggi, estromesse, svalutate, messe a tacere, strumentalizzate. Le donne scelte da Gerda Stevenson rappresentano un’ampia rosa di professioni e classi sociali. Le poesie sono monologhi nella voce della donna celebrata o in quella di qualcuno o qualcosa legato a essa. Altra caratteristica di rilievo è l’inclusione nella raccolta di tutte le lingue ufficiali della Scozia: l’inglese, lo scots e il gaelico. L’autrice pone in evidenza, in questo modo, non soltanto la realtà e la varietà linguistica del suo paese, ma anche la fragilità e l’importanza culturale e identitaria di ogni lingua, tra queste le minoritarie, rendendole tutte lingue letterarie. L’insieme di questi aspetti è stato essenziale nella bella traduzione realizzata da Laura Maniero, che è riuscita a coglierne il lessico, il tono, il registro, come anche l’alterità linguistica.
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