Giovedì 27 giugno sono stati premiati i vincitori della II edizione del Premio Primoli, nello specifico il poeta francese Alexandre Bonnet-Terrile e il romanziere italiano Emanuele Altissimo.
La Fondazione Primoli, impegnata sin dal 1928 nella promozione della cultura letteraria e artistica fra Italia e Francia, assegna ogni anno tre premi internazionali dedicati alla figura di Giuseppe Primoli (1851-1927): un Premio per la fotografia, nell’intento di ricordare l’opera fotografica di Giuseppe Primoli e di promuovere la ricerca e la produzione di giovani fotografi (in ogni edizione il Premio è dedicato a un tema differente); due Premi letterari, per il Romanzo e la Poesia, nell’intento di promuovere giovani autori in lingua italiana e francese che devono essere opere prime edite a stampa, scritte da autori sotto i 35 anni. Ed è questa una delle particolarità del Premio Primoli, inaugurato lo scorso anno, ovvero essere dedicato ai giovani talenti. Lo scorso anno ha vinto il premio per il miglior romanzo David Lopez, ora riconosciuto come uno dei migliori giovani romanzieri francesi. Le commissioni esaminatrici si fanno un punto d’onore nell’essere totalmente indipendenti da logiche editoriali o accademiche: lo garantisce l’autorevolezza della Fondazione, che svolge la sua attività da quasi un secolo, sempre impostata sulla grande qualità scientifica delle sue iniziative.
In attesa di pubblicare le interviste ai due vincitori, qui di seguito si riportano le motivazioni per l’assegnazione dei premi 2019 per Poesia e Romanzo:
Premio Poesia
“La commissione ha collegialmente deciso di attribuire il Premio Giuseppe Primoli Poesia giovani, II edizione 2019, alla raccolta Les Numérotés di Alexandre Bonnet-Terrile (Le Castor Astral 2018), poiché si distingue dalle altre per originalità e qualità.
La raccolta è organizzata secondo un interessante criterio numerico. I singoli componimenti rivelano un notevole potenziale creativo. L’intenso lavorio formale, di ricerca lessicale e di costruzione frastica, consente al giovane autore di trasformare il suo “faible matériau” in schegge poetiche vive.
La misura breve e ritmata ne valorizza le qualità di scrittura. Meno convincente appare l’ultima sezione di prosa e poesia”.
Premio Romanzo
“La giuria ha assegnato il premio Primoli 2019 del romanzo giovane a Emanuele Altissimo per Luce rubata al giorno, pubblicato da Bompiani. Ha apprezzato la costruzione della storia, basata sull’interazione di due fratelli e del loro nonno, oltre che di varie figure di sfondo. Nel racconto, impostato su un’agile alternanza di dialoghi e voce narrante, si dispiega una progressione relativa soprattutto al crescente tormento psichico del fratello maggiore, soggetto a crisi che ne pregiudicano i rapporti con i familiari, con il mondo, con se stesso. Gli eventi chiave vengono presentati come di profilo, senza ridondanze esplicative. Nelle pieghe del testo si delinea una rete di suggestive implicazioni simboliche. La scrittura fluisce con una lingua limpida. Nel complesso, un’opera avvincente per l’intensità contenuta che la pervade. Fluidità. Simbolo. Intensità”.
Quest’anno non è stato invece assegnato il premio per la fotografia in quanto “I materiali pervenuti dai candidati non risultano essere adeguati ai parametri che la Fondazione Primoli ha stabilito per il premio”.
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