A Roma il dialogo tra Gilles Boeuf, Gilles Clément e Stefano Mancuso
Botanica, fisiologia ambientale e neurobiologia vegetale a confronto nell’ambito di “Cultivons notre jardin”: il ciclo d’incontri promosso dall’Ambasciata di Francia in 11 città sul futuro del Pianeta
Palazzo Farnese, mercoledì 31 ottobre, ore 18.30
Il fascino della vita sul pianeta, la ricerca di una nuova estetica urbana, la protezione della biodiversità minacciata dal cambiamento climatico che rischia di compromettere, come conferma il recente rapporto dell’Onu-Ipcc sul riscaldamento globale, la sicurezza alimentare e gli equilibri complessivi della biosfera. Sono i temi intorno ai quali ruota la conversazione che vedrà protagonisti, il prossimo 31 ottobre (ore 18.30) in Palazzo Farnese, a Roma, tre voci fra le più autorevoli a livello internazionale nel campo della botanica, della biologia e della rigenerazione urbana. Vale a dire il fisiologo ambientale Gilles Boeuf, il filosofo, scrittore e paesaggista Gilles Clément e il neurobiologo italiano Stefano Mancuso.
L’incontro fa parte di “Cultivons notre jardin”, il ciclo di conferenze che l’Ambasciata di Francia e l’Institut français-Italia promuovono fino alla metà di dicembre in 11 città stimolando un confronto a tutto campo fra 135 relatori italiani e francesi intorno alla crisi ecologica e alle prospettive di un nuovo benessere globale. Al centro della conversazione in programma a Palazzo Farnese la ricerca di un nuovo equilibrio fra la nostra e le altre specie che abitano la Terra attraverso lo sguardo multidisciplinare dei tre illustri studiosi.
Gilles Boeuf, infatti, è biologo, professore all’Université Pierre et Marie Curie, Sorbonne Université e ricercatore nel Laboratorio Arago di Banyuls-sur-Mer. Le sue ricerche si concentrano sulla biodiversità e sulla fisiologia ambientale, è stato titolare della Cattedra di “Sviluppo sostenibile, energia, ambiente e società” presso il Collège de France nel biennio 2013-2014, presidente del “Muséum national d’histoire naturelle” di Parigi dal 2009 al 2015 e consigliere scientifico del ministro dell’ambiente francese tra il 2015 e il 2017.
Gilles Clément, invece, è paesaggista, giardiniere e botanico. Ha insegnato all’École Nationale Supérieure du Paysage de Versailles e al Collège de France. Il suo lavoro, alimentato da un’importante dimensione teorica, ha avuto una grande influenza sulla scienza del paesaggio e dei giardini attraverso concetti come il “giardino in movimento”, il “giardino planetario” o il “terzo-paesaggio”. In Italia i suoi libri sono pubblicati dalle edizioni Quodlibet. Tra le sue realizzazioni, il Parco André-Citroën a Parigi (1992), il Parco Matisse a Lille (1990) e il giardino del museo del quai Branly a Parigi (2006). Con l’occasione Gilles Clément esporrà Becoming Garden: il progetto di un giardino nel quartiere Zen di Palermo, appena presentato nell’ambito del festival Manifesta, messo a punto attraverso un programma d’incontri, workshop e visite guidate che ha coinvolto la popolazione nel creare le condizioni di fertilità del suolo, riduzione dello spreco di materiali, conservazione della biodiversità.
Stefano Mancuso, infine, è neurobiologo, professore all’Università di Firenze, dove dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (Linv). Insieme ad altri studiosi ha aperto un nuovo campo di ricerca, la neurobiologia vegetale, sostenendo che le piante abbiano una capacità propria di elaborare le informazioni, paragonabile all’intelligenza animale. Con la sua start-up universitaria Pnat ha brevettato Jellyfish Barge, un modulo autonomo galleggiante per coltivare ortaggi e fiori. Il suo ultimo libro si intitola “Plant Revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro” (Giunti editore, 2017).
“Cultivons notre jardin” prevede 32 incontri italo-francesi sul futuro delle città di fronte all’urgenza ambientale, in stretto partenariato con le università e alcuni fra i più importanti festival e sedi di dibattito a Mantova, Roma, Bologna, Torino, Ferrara, Napoli, Firenze, Palermo, Bari, Genova, Milano. La conferenza del 31 ottobre in Palazzo Farnese è aperta al pubblico con iscrizione obbligatoria (per informazioni scrivere a info@institutfrancais.it).
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