Al centro di questo romanzo vi è la donna. Innanzitutto, perché il personaggio principale è una donna e in secondo luogo, dato più interessante, perché rivede alcune mitizzazioni che, come tali, risultano semplificate. La protagonista, C, riferisce in prima persona e dal presente l’esplorazione del proprio passato. Durante l’adolescenza, nel corso di un viaggio per mare in cui la ragazzina focalizza la sua attenzione su una passeggera che si rivela essere una seducente attrice, sua mamma muore in modo drammatico. Solo da adulta, quando deve affrontare la maternità e l’esperienza dell’amore finito, è in grado di riconciliarsi con sua madre e comprendere, alla fine, la follia che ne accelerò la morte. La disgrazia e la passione, come uno specchio, la riconciliano irrimediabilmente con la figura materna e allo stesso tempo modificano la relazione coi figli e le rendono la dimensione della sua identità femminile più animalesca. La percezione della propria personalità, dell’esperienza del sesso, la lotta contro i canoni di donna e madre, vengono trasmessi tramite una narrazione che fluisce, lungo il tempo e la parola, attraverso i sensi, l’intuito e alcuni simboli. Si dà peso all’istinto come metodo di conoscenza e si accentua la sensualità; i colori, la bellezza, gli odori, toccare i tessuti aiutano a generare pensiero e a comporre immagini, alcune molto potenti come quella della donna che allatta mentre è azzannata dai cani. A forma das nubes (La forma delle nubi) è un’opera introspettiva che incatena la curiosità per porsi domande, sulla faccia nascosta della fotografia, sui rischi della passione e della morte. E lo fa senza ostentazione e senza maschere, depurando l’eccessiva loquacità per soffermarsi sull’essenza di fronte alla quale non è possibile rimanere indifferenti. Poche altre cose si possono trasmettere in meno di cento pagine.
Lingua originale:Galego
Sito casa editrice: www.editorialgalaxia.es
Inma Otero Varela: oterovarela@gmail.com
Rachele Fassanelli (Traduttrice): r.fassanelli@gmail.com
L'autore
- Inma Otero Varela (Carral, 1976) è attualmente professoressa di Lingua e letteratura galega nelle scuole superiori. È stata lettrice di galego nell’Università “La Sapienza” di Roma dal 2003 al 2008. Collabora come critico letterario in “Grial” e “Novas do Eixo Atlántico*. Ha pubblicato studi sulla narrativa galega in svariati volumi e riviste scientifiche (“Critica del Testo”, “Anuario de Estudos Literarios Galegos”, “Boletín Galego de Literatura).
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