conversando con...

Chiara Conterno intervista SAID

SAID (1947, Teheran) è un poeta di origine iraniana che arriva a Monaco di Baviera (Germania) nel 1965. Dopo la caduta dello Scià, nel 1979, torna in patria, ma sotto il regime dei mullah non vede le condizioni per rimanervi. Da allora vive di nuovo in esilio a Monaco. Tra le tematiche della sua produzione letteraria, che si estende dalla lirica e dai racconti fino ai libri per l’infanzia e ai radiodrammi, spiccano l’amore e l’esilio (http://www.said.at/index.html). SAID ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l’Adelbert-von-Chamisso-Preis (2002), il Premio della città di Heidelberg Literatur im Exil (1996) e la borsa di studi Villa Aurora (Los Angeles, 1997).

“Caro SAID, da decenni ormai è in esilio in Germania. Com’è il rapporto con la sua patria d’origine, l’Iran? È cambiato nei molti anni d’esilio?”

il rapporto con la mia patria è molto buono /

la amo. /

nella mia mente rimane com’era /

con tutti gli odori, i rumori e i colori. /

ma lo stato cambia. /

da qui deriva il problema per l’esiliato. /

Come le sembra la Germania nei confronti dei profughi? Cosa prova e a cosa pensa quando sente parlare dei moltissimi profughi? Cosa direbbe loro?

la germania si è aperta ai profughi /

a mia sorpresa. /

ma lo stato ha anche urgente bisogno di manodopera. /

ogni profugo mi tocca, mi ricorda che ero uno di loro. /

fui profugo, lo sono e lo sarò. /

Perché ha scelto Monaco? Cosa le piace della „città italiana più a nord”?

per caso. /

Cosa significa per Lei scrivere? Patria, fuga, compensazione, sollievo? Qual cos’altro di inimmaginabile?

sopravvivere. /

senza scrivere sarei appassito da molto tempo. /

la lingua tedesca mi permette di esprimermi esattamente. /

per questa libertà sono molto grato. /

Come influiscono la lingua e la cultura persiana sulla sua opera? In che misura il persiano è ancora presente quando scrive in tedesco? In che rapporto stanno le due lingue – il tedesco e il persiano – tra loro?

la lingua persiana è sempre con me anche se non la percepisco. /

entrambe le lingue sono cospiratrici /

si incontrano addirittura senza di me./

non so mai che piani escogitino per me. /

A che cosa mira oggi la letteratura a suo parere? Deve creare dei ponti?

la letteratura deve inquietare e toccare /

in sequenza./

allora ha anche costruito ponti. /

Che ruolo svolge la letteratura in Germania oggi? Cosa tocca nell’intimo i lettori? Lei come si rapporta con il pubblico?

sto dalla parte dei lettori. /

anche quanto mi insultano. /

allora so che la mia letteratura non li ha trascurati. /

Quali sono i suoi punti di riferimento nella letteratura in lingua tedesca? Nei suoi Salmi si incontrano tracce di Celan, no?

nessun punto di riferimento. /

ciò che mi tocca è il mio punto di riferimento. /

Nella raccolta Salmi Lei ha attinto alla tradizione ebraico-cristiana e contemporaneamente ha prodotto qualcosa di innovativo. Come è arrivato a questa idea e con che scopo? Di che “Signore” / “Dio” si parla nei suoi Salmi?

dopo la rivoluzione islamica che è successa nel nome di dio volevo salvare la mia religiosità – dagli /

amministratori di dio./

mi sembrò che i salmi rappresentassero la forma adeguata perché lì il profeta davide parla /

direttamente con il dio. /

Un paio di volte nei suoi Salmi emerge il concetto di “Unbelehrbarkeit” (incorreggibilità, ostinazione, indottrinabilità). Ad esempio: „damit ich meiner unbelehrbarkeit treu bleibe“ (affinchè io rimanga fedele alla mia ostinazione) o „herr / gib daß ich unbelehrbar bleibe“ (signore / fa’ ch’io rimanga indottrinabile). Cosa si intende con questo concetto?

oggi gli uomini sono politicamente corretti – quindi indottrinabili. /

Ha scritto alcune fiabe e libri per l’infanzia. Come cerca di raggiungere i giovani lettori? Tenta in qualche modo di unire la tradizione della fiaba persiana e quella tedesca?

scrivo al bambino che è in me. /

indipendentemente da qualsiasi tradizione. /

 

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L'autore

Chiara Conterno
Chiara Conterno
Chiara Conterno, ricercatrice di Letteratura Tedesca presso l’Università di Bologna, si occupa di lirica tedesca del Novecento e contemporanea, Briefkultur, letteratura transculturale, autori ebreo-tedeschi dal Settecento ad oggi, fenomeni di ricezione dei classici, Kulturtransfer tra Italia e Germania nel Settecento. Traduce dal tedesco.