Abstract delle conferenze
Vanni Scheiwiller editore europeo
(Perugia, aprile – giugno 2010)
Vanni Scheiwiller editore europeo: l’affermazione è pienamente giustificata se si riferisce all’attività e agli interessi di Vanni (1934-1999) che è non è stato solo il “principe dei piccoli editori” nella cultura italiana del secondo ‘900. Non è stato nemmeno solo un editore, per quanto raffinato e prestigioso, attento all’eleganza dei suoi libretti di piccolo formato; è stato piuttosto uno scopritore di talenti, un intellettuale originale, curioso, aperto alle più diverse sollecitazioni, capace però di coglierle in assoluta libertà e indipendenza di giudizio, evitando con cura le barriere degli schieramenti; quando in Grecia i colonnelli si impadroniscono del potere, Vanni pubblica una piccola antologia di poeti greci, come augurio di libertà; quando i carri armati sovietici invadono la città, esce uno dei suoi libri più belli, un libro di culto, Omaggio a Praga. Se suo padre Giovanni era stato soprattutto legato alla stagione poetica ermetica, Vanni si apre invece ad orizzonti diversi: alla rivoluzione dei Cantos di Pound, che contribuisce a sottrarre al manicomio criminale di St. Elisabeths di Washington, e che diventa, con la figlia Mary de Rachewiltz, suo consulente e amico, specialmente per la letteratura anglosassone; alla “Generazione del ‘27” spagnola che in Spagna non poteva uscire in forza del franchismo, ma che il Pesce d’Oro pubblica con onore: nel ’68 esce l’opera omnia (a quella data) di Jorge Guillén, l’epistolario con García Lorca, Rafael Alberti offre la sua Balada de la bicicleta, Pedro Salinas le sue canzoni d’amore; e Salette Tavares, la più grande poetessa portoghese, è lui a presentarla come per primo presenta Wislawa Szymborska, oggi la poetessa più letta in Italia, allora non ancora laureata dal Nobel. Nello stesso tempo è sempre lui il primo editore dei “nuovi” poeti italiani, da Alda Merini a Vittorio Sereni, da Giovanni Giudici a Giovanni Raboni, da Giacomo Noventa a Pier Paolo Pasolini. Senza dimenticare la gentilezza partecipe con cui soccorre i vecchi poeti appartati nell’ombra: Clemente Rebora, Camillo Sbarbaro, Biagio Marin. Il suo catalogo è perciò non solo prova di intuito e lungimiranza critica, ma anche – o ancor prima – di una capacità di amicizia e di vicinanza che spiegano l’affetto e la stima tenace che circondano la sua memoria.
L'autore
- Laura Novati è nata a Brescia. Ha insegnato italiano e latino nei licei e in seguito è stata consulente ed editor per diverse case editrici (Marietti, 1983-1987, Rizzoli Libri-Saggistica straniera, 1990-1994, Domus 1996-1998, Libri Scheiwiller, 2000-2005 e per l’Ufficio studi dell’Aie – Associazione Italiana Editori, 1990-2012). Ha pubblicato saggi e articoli su diverse testate (Panorama, Espresso, Millelibri, Giornale della libreria, Corriere della sera, Bresciaoggi ecc.). Ha diretto l’area umanistica del volume di Aggiornamento dell’Enciclopedia Europea Garzanti e ha curato la revisione della sezione di germanistica del Dizionario Bompiani degli autori e delle opere (3° ed.). Ha pubblicato il volume Centoromanzi dell’Ottocento, Rizzoli 1992 e tradotto diverse opere, specialmente dal tedesco: I. Kant, Il sentimento del bello e del sublime; J. K. Lavater, La fisiognomica; H. Hesse Pellegrinaggio in Oriente, Ore nell’orto, Taedium vitae, Tre storie della vita di Knulp; T. Buddensieg, L’Italia di Nietzsche. Dal 2000, dopo la scomparsa dell’editore Vanni Scheiwiller (1934-1999), ha contribuito alla sistemazione dell’Archivio Scheiwiller presso il Centro Apice di Milano e pubblicato Giovanni e Vanni Scheiwiller editori. Catalogo storico-1925-1999, 2013. Per Claudiana è uscito nel 2016 Leopardi e la Bibbia.
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